Trovati 16 documenti.
27 maggio 1991 - 27 maggio 2021
Trovati 16 documenti.
La lunga storia della scuola secondaria / Antonio Santoni Rugiu
Roma : Carocci, 2007
Abstract: La storia della scuola secondaria - ponte fra la scuola elementare e l'università, e cioè fra l'infanzia e la gioventù - è particolarmente significativa, riflettendosi in essa le vicende di una società, della sua cultura, dei rapporti fra gli uomini e di questi con le istituzioni, della coscienza di sé della classe dirigente e del popolo, nonché l'evoluzione della scienza e delle sue applicazioni tecnologiche, della letteratura, della religione e degli altri campi in cui si esercitano il pensiero e l'attività dell'uomo. La sua evoluzione dai tempi lontani fino ad oggi è uno specchio degli ideali e della realtà relativi all'adolescenza e alla prima giovinezza, che sempre maggior peso sono andati acquistando nella vita pubblica e privata odierna. Così il passato remoto e recente della scuola secondaria ci racconta di ciò che nei secoli si è ritenuto migliore per la formazione delle nuove generazioni che andavano a scuola, dall'esigua minoranza di un tempo ai grandi numeri attuali. Il suo sviluppo è stato anche segnato dall'ingresso di nuove presenze e da recenti aspetti, come dal XIX secolo le donne, sempre più numerose fra i banchi e in cattedra, il professore laico subentrato all'ecclesiastico, nonché i nuovi mezzi di comunicazione didattica e il raccordo fra diritto allo studio e diritto al lavoro.
Roma : Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, 1999
Roma : Nuova Iniziativa Editoriale, 2002
Torino : Giralangolo, 2020
[Roma] : Istituto poligrafico e zecca dello Stato, [1989]
Milano : Piemme junior, 2009
Abstract: Lo sapevate che tutti i bambini del mondo hanno dei diritti? Sono raccolti nella Convenzione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, ratificata dalle Nazioni Unite il 20 novembre del 1989. Si tratta di 54 articoli che stabiliscono i diritti dei ragazzi e i doveri degli adulti nei loro confronti. È importante conoscerli, capirli e ricordarli per poter sempre dire: Non calpestate i nostri diritti!. Età di lettura: da 9 anni.
Leon e i diritti dei bambini / Annie Groovie ; traduzione e adattamento di Daniele Martino
[Torino] : Giralangolo, 2012
Abstract: In questo libro molto speciale Léon ha scelto 23 articoli della Convenzione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza. Li racconta con le parole più semplici e chiare, con i disegni più giocosi e irresistibili, perché tu sappia che esiste un documento che ti protegge. Ti interessa conoscere meglio i tuoi diritti? Non devi fare altro che aprire questo libro e leggerli! Età di lettura: da 6 anni.
Che fine hanno fatto i bambini : cronache di un Paese che non guarda al futuro / Annalisa Cuzzocrea
Milano : Piemme, 2021
Abstract: «Che fine hanno fatto i bambini?» chiedevano alcuni striscioni comparsi in diverse città italiane durante il primo lockdown, quando le scuole erano chiuse e i ragazzi erano spariti dal discorso pubblico. Quando il presidente del Consiglio e il comitato scientifico avevano dimenticato di decidere se un bambino, accompagnato, potesse fare almeno un giro intorno al palazzo, capire che il mondo non era scomparso, avere un'idea di quel che stava accadendo davvero. Annalisa Cuzzocrea, inviata di Repubblica, mamma di Carlo e Chiara, ha deciso di indagare sul perché bambini e i ragazzi non siano stati visti dal governo alle prese con l'emergenza Covid-19. Perché siano serviti mesi prima di rendersi conto di quanto pesante sarebbe stata la conseguenza della chiusura delle scuole, dell'isolamento nelle case, soprattutto per i più fragili e per chi vive in contesti difficili. Attraverso il dialogo con psicologi, scrittori, economisti, demografi, sociologi, registi, insegnanti, genitori, nel viaggio che la porta fino ai Quartieri spagnoli di Napoli e dentro la sezione nido del carcere di Rebibbia, l'autrice scopre le ragioni di fondo dell'invisibilità di infanzia e adolescenza nel nostro Paese. Dove le esigenze e i diritti dei più piccoli, dei più giovani, vengono sempre dopo. Messe dallo Stato a piè di lista, mentre troppo, quasi tutto, si delega alle famiglie di appartenenza. I bambini sono considerati bagagli appresso dei genitori, appendici affidate alle loro cure, non cittadini degli spazi che abitano, quasi mai pensati per chi ha meno di 18 anni. È solo un problema politico o è anche e soprattutto un problema culturale? Perché l'Italia stenta a vedere i suoi figli per quello che sono, e si limita a studiarli attraverso quello che consumano? Se tutto è affidato alla famiglia, cosa si fa dove l'ambiente d'origine non funziona, non aiuta, non permette di fiorire? Che fine hanno fatto i bambini è un testo necessario per capire cosa ci stiamo perdendo, come stiamo mettendo in pericolo il nostro futuro. E da dove bisogna ripartire. Un saggio a più voci, grazie ai contributi di Annalena Benini, Nadia Terranova, Giacomo Papi, Francesca Archibugi, Viola Ardone, Silvia Vegetti Finzi, Matteo Lancini, Chiara Saraceno, Alessandra Casarico, Alessandro Rosina, Wilma Mosca, Bruna Mazzoncini, Rachele Furfaro, Luigi Manconi.
[Roma] : RAI Cinema : 01 Distribution, 2014
Abstract: Un film che racconta il distacco traumatico di un bambino dai genitori naturali per decisione del giudice e lÆinserimento in una nuova famiglia. Un film che vuole ricostruire il dramma di un bambino ôstrappatoö ai genitori: cosa sÆazzera nella sua vita? Che fine fanno i suoi sogni? Come da nuova forma a se stesso e al mondo degli adulti? Le risposte toccano le corde del dolore e dellÆinnocenza. Eppure, dopo la sofferenza pi· oscura, cÆF il lieto fine, soprattutto per il piccolo protagonista della storia.
Casalecchio di Reno : Fatatrac, 2016
Abstract: Era un bel giorno pieno di sole. L’aria era gonfia di mille paroleche si intrecciavano come aquiloni portando in alto speranze e opinioni.Erano voci di bimbe e bambini giunte da luoghi lontani e vicini;in ogni lingua volevano dire: «Su, ci dovete stare a sentire!»Attraverso illustrazioni coloratissime e piene di particolari e filastrocche, i più piccoli scoprono in modo allegro e leggerezza la “Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza” del 1989, documento in cui, per la prima volta, i minori furono considerati non solo come persone che hanno bisogno di assistenza e protezione, ma come cittadini che hanno delle opinioni e possono prendere delle decisioni.
Non siamo capaci di ascoltarli. Riflessioni sull'infanzia e l'adolescenza
Einaudi, 07/10/2010
Abstract: Da anni Paolo Crepet viaggia lungo l'Italia per incontrare genitori, studenti, insegnanti, educatori. Da questo lavoro di ascolto, sul campo, sono nate le riflessioni contenute nel libro. Si parla di noia, di creatività, di droga, di felicità, di famiglie per bene, di microcriminalità, del diritto alle emozioni, della solitudine e dell'autismo tecnologico, di politica della città, di una scuola nuova e mite, della risorsa della diversità, della necessità di insegnare a rallentare il nostro tempo. La scuola e la famiglia sono attraversate da una crisi silenziosa: nulla è piú come qualche decennio fa eppure sembra difficile per tutti trovare nuova autorevolezza e disponibilità a guardarsi con spirito autoritario. Né manuale né saggio, questo libro contiene rabbia e indignazione per ciò che non si fa per amare i nostri bambini e i nostri adolescenti. E la convinzione che questa sia la sfida piú difficile e affascinante per la nostra comunità.
Neri Pozza, 05/10/2017
Abstract: "In un paese dove i beni di proprietà erano lunica cosa che contasse, non avevamo niente che ci appartenesse, a parte le storie".Cosí suona un passo contenuto in uno dei magnifici racconti di questo libro che Viet Thanh Nguyen ha voluto dedicare ai "rifugiati sparsi in tutto il mondo". È laffermazione di una giovane vietnamita, la cui infanzia, in fuga dagli orrori della guerra, è stata segnata dalla drammatica esperienza di un barcone alla deriva e dalla morte del fratello ragazzino. A un certo punto della sua adolescenza negli Stati Uniti, la donna si imbatte nellesperienza propria di ogni rifugiato: scoprire di non possedere niente, se non le storie, raccontate dai genitori o serbate nel proprio personale ricordo, che mostrano limpossibilità di voltare le spalle al passato, alle persone e alle cose del vecchio mondo perduto. Come "indumenti abbandonati dai fantasmi", esse riaffiorano inevitabilmente.Limpossibilità delloblio che, come un macigno, pesa sulla necessaria ricerca di nuove identità ed appartenenze attraversa da cima a fondo tutte le storie narrate in questo libro. Dal giovane Liem che non riesce piú a riconoscere sé stesso nellistante in cui apprende davvero che cosa significa a San Francisco dire di due maschi che sono una coppia "in senso romantico"; alla proprietaria del New Saigon Market che nella sua bottega, uno dei pochi posti a San Jose dove i vietnamiti possono acquistare il riso al gelsomino e lanice stellato, vede riapparire i fantasmi della guerra nella persona della signora Hoa, ossessionata dallidea della vendetta nei confronti dei comunisti che le hanno ucciso il figlio; a James Carver, nero cresciuto in Alabama, che a Quàng Tr_, in Vietnam, scopre di aver generato una figlia fuori posto in "un mondo deciso ad assegnare a ciascuno il posto che gli spetta", linquieta ricerca di una nuova identità da parte di uomini con "due facce e due menti diverse", già oggetto delle pagine de Il simpatizzante, riemerge con chiarezza in questopera."Libro importante di un grande scrittore con una conoscenza diretta del dramma dei diritti umani esploso sulla scena internazionale" (Washington Post), I rifugiati, accolto al suo apparire negli Stati Uniti da un grande successo di pubblico e di critica, costituisce una splendida conferma del talento di Viet Thanh Nguyen nel descrivere la complessa esistenza del "popolo nuovo" sorto dalle grandi migrazioni in atto nel mondo contemporaneo."Storie degne di ammirazione non soltanto perché capaci di descrivere il trauma della migrazione forzata, ma anche perché affrontano i grandi temi dellidentità, della complessità dellamore e della sessualità, del disagio di vivere Nguyen scrive con una poesia unica".Financial TimesStorie di persone in bilico tra una patriadevasta e un ricco paese d'adozione...Un libro bello e strazianteJoyce Carol Oates, New Yorker
Senza maestri? Storie di una generazione fragile
Rubbettino Editore, 08/08/2019
Abstract: "Siamo nati dopo la caduta degli dèi, dopo la caduta dei muri, delle ideologie, dei grandi partiti di massa, dopo le brigate rosse, dopo il terrorismo nero. Siamo nati dopo. E senza maestri che ci aiutassero a orientarci. Ci hanno invece sommerso di racconti nostalgici sul "prima", su quali fossero le grandi correnti aggreganti, su come fosse bella l'infanzia senza la televisione, l'adolescenza senza il computer, la giovinezza senza Facebook. Siamo nati-dopo, noi. Ci hanno definito bamboccioni, choosy, annoiati, sfaticati, sdraiati. E invece siamo semplicemente fragili, una generazione-Sisifo, anche se spesso ce ne vergogniamo ". I nati negli anni '80 sono stati raccontati in molti modi, anche perché uno dei tratti che caratterizza la loro vita (la precarietà) è diventato strutturale nel nostro modo di guardare il mondo, dalle esistenze individuali alle organizzazioni collettive e finanche al potere di cui molti autori hanno raccontato la fine o le debolezze."È un superpotere essere vulnerabili", cantano le Luci della Centrale Elettrica. Anna Ascani sceglie di fare proprio questo salto nell'interpretare la propria generazione: dalla precarietà alla fragilità, sotto l'egida del profondo umanesimo del Sisifo di Albert Camus. Il racconto della vita di cinque ragazze e ragazzi è la trama di un viaggio che ha come collante la politica, ossia l'arte del possibile e quindi il diritto a essere umani, cioè fragili.
Che fine hanno fatto i bambini. Cronache di un Paese che non guarda al futuro
EDIZIONI PIEMME, 16/03/2021
Abstract: "Che fine hanno fatto i bambini?" chiedevano alcuni striscioni comparsi in diverse città italiane durante il primo lockdown, quando le scuole erano chiuse e i ragazzi erano spariti dal discorso pubblico. Quando il presidente del Consiglio e il comitato scientifico avevano dimenticato di decidere se un bambino, accompagnato, potesse fare almeno un giro intorno al palazzo, capire che il mondo non era scomparso, avere un'idea di quel che stava accadendo davvero. Annalisa Cuzzocrea, inviata di Repubblica, mamma di Carlo e Chiara, ha deciso di indagare sul perché bambini e i ragazzi non siano stati visti dal governo alle prese con l'emergenza Covid-19. Perché siano serviti mesi prima di rendersi conto di quanto pesante sarebbe stata la conseguenza della chiusura delle scuole, dell'isolamento nelle case, soprattutto per i più fragili e per chi vive in contesti difficili. Attraverso il dialogo con psicologi, scrittori, economisti, demografi, sociologi, registi, insegnanti, genitori, nel viaggio che la porta fino ai Quartieri spagnoli di Napoli e dentro la sezione nido del carcere di Rebibbia, l'autrice scopre le ragioni di fondo dell'invisibilità di infanzia e adolescenza nel nostro Paese. Dove le esigenze e i diritti dei più piccoli, dei più giovani, vengono sempre dopo. Messe dallo Stato a piè di lista, mentre troppo, quasi tutto, si delega alle famiglie di appartenenza. I bambini sono considerati "bagagli appresso" dei genitori, appendici affidate alle loro cure, non cittadini degli spazi che abitano, quasi mai pensati per chi ha meno di 18 anni. È solo un problema politico o è anche e soprattutto un problema culturale? Perché l'Italia stenta a vedere i suoi figli per quello che sono, e si limita a studiarli attraverso quello che consumano? Se tutto è affidato alla famiglia, cosa si fa dove l'ambiente d'origine non funziona, non aiuta, non permette di "fiorire"? Che fine hanno fatto i bambini è un testo necessario per capire cosa ci stiamo perdendo, come stiamo mettendo in pericolo il nostro futuro. E da dove bisogna ripartire. Un saggio a più voci, grazie ai contributi di Annalena Benini, Nadia Terranova, Giacomo Papi, Francesca Archibugi, Viola Ardone, Silvia Vegetti Finzi, Matteo Lancini, Chiara Saraceno, Alessandra Casarico, Alessandro Rosina, Wilma Mosca, Bruna Mazzoncini, Rachele Furfaro, Luigi Manconi.
EDIZIONI PIEMME, 18/05/2021
Abstract: Nato dalla collaborazione tra il Comitato Italiano per l'UNICEF Fondazione Onlus e Il Battello a Vapore, in occasione del trentennale della ratifica della Convenzione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, Dalla parte dei bambini è una raccolta di racconti scritti da venti autori dell'Associazione ICWA (Associazione Italiana scrittori per Ragazzi). Ogni racconto ci invita a riflettere sui diritti dei bambini, su ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, e a porci le domande fondamentali su chi vogliamo essere "da grandi". Grazie alla storia di Omar che viene adottato dalla famiglia del piccolo Francesco; a quella di Lisa, sorda dalla nascita, che riesce comunque a comunicare con Tommaso; a quella di Min Min che riceve in dono un barattolo con tutte le parole che ancora non conosce; a quella di Marta che decide di sfidare i bulli per proteggere il compagno di classe Milan, e a tante altre, ogni bambino potrà guardare con occhi diversi il mondo intorno a sé e costruire la consapevolezza dei propri diritti di essere umano.