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Parma : Guanda, 2012
Abstract: Non è vero che in Andalusia il tempo è sempre bello, né che la Guerra di Spagna è finita nel 1939. Ne sa qualcosa Nino, figlio di una guardia civile di stanza nella provincia montuosa di Jaén. Ancora nel 1947, il leggendario partigiano Cencerro imperversa sui monti e Nino, che vive con la famiglia nella caserma del suo piccolo paese, non potrà mai dimenticare quell'estate: il giorno di luglio in cui Cencerro si è suicidato per sfuggire alla cattura, facendosi beffe delle autorità per l'ultima volta; il mulino accanto al fiume dove va a pesca di granchi con Pepe il Portoghese, misterioso e affascinante forestiero che diventa suo amico e modello; il podere delle Bionde, famiglia di sole donne, vedove e orfane, che resistono orgogliose alle vessazioni del franchismo; la violenta repressione che segue l'avvento di un nuovo Cencerro; la maturata convinzione che mai seguirà le orme del padre nella Guardia civil. Mentre scopre un mondo nuovo grazie ai romanzi di avventura di cui è avido lettore, Nino impara a poco a poco a interpretare il proprio, il mondo violento della caserma dove le urla dei prigionieri non lo lasciano dormire, quello di un paesino dove convivono omertà e tradimenti di due fazioni opposte e inconciliabili. E capisce perché il padre gli fa studiare dattilografia, capisce perché in quella guerra interminabile i nemici di suo padre non sono i suoi.
23 novembre 2018 alle 10:13
E' un emozionante romanzo della scrittrice spagnola Almudena Grandes ambientato negli anni 40. Il piccolo Nino si affaccia alla vita attraverso esperienze indimenticabili: dall'incontro con i ribelli nascosti sui monti alla lettura degli amati romanzi dello scrittore francese Giulio Verne.
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