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Torino : Codice Edizioni, 2012
Abstract: La fisica e l'astrofisica nel XX secolo hanno compiuto passi da gigante, e sono arrivate a un grado di conoscenza del mondo e dell'universo che ha dell'incredibile. Eppure, nonostante questi progressi, i misteri sembrano non finire mai. Gli scienziati si trovano di fronte sfide ancora più appassionanti e complesse: neutrini, energia e materia oscura, gravità quantistica e antimateria sono concetti ai limiti dello scibile umano. Teorie estreme, di frontiera, che hanno bisogno di essere osservate e sperimentate in luoghi altrettanto estremi. Anil Ananthaswamy è stato in questi posti, ha conosciuto e parlato con i protagonisti degli esperimenti, ed è tornato indietro con questo diario di viaggio scientifico. Le storie che leggerete in questo libro non si svolgono in silenziose aule accademiche o in asettici e ipertecnologici laboratori, ma in Antartide, nei deserti, sulle vette dell'Himalaya, o in fondo a miniere abbandonate. E la fisica che scoprirete è un'avventura (non solo mentale) che merita davvero di essere letta.
1 settembre 2018 alle 14:57
In questo libro non si sa se prevalga di più la bellezza dei luoghi descritti, per lo più estremi e quasi immaginari (deserti, calotte artiche), oppure il fascino potente di strumentazioni e macchinari che sfidano la fantascienza. Neutrini, osservatori, ghiaccio millenario, perforazioni chilometriche, vite, per forza, al limite. Tutto per il progresso scientifico e il desiderio prorompente nella natura umana di capire chi siamo, da dove veniamo e a quali regole ultime risponda la natura. Milioni di euro e dollari spesi, pericoli e tentativi frustranti, narrati con passione al fine di lasciare accesa la fiammella di voglia di ignoto che alberga in ogni lettore.
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