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Contro (la) natura
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Testa, Chicco - Feletig, Patrizia

Contro (la) natura

Venezia : Marsilio, 2014

Abstract: La natura è una grande macchina che produce vita e morte. Dall'infinitamente piccolo (i batteri) all'infinitamente grande (le galassie), si nasce e si muore ed è solo una questione di tempo. Se usiamo con disinvoltura l'aggettivo naturale, in realtà su questa macchina abbiamo ancora molto da imparare e da capire. A cominciare dal fatto che la natura non è buona né giusta né bella. Questi sono giudizi e proiezioni umani. La natura di noi non si cura. E quando la si usa per giustificare comportamenti, opinioni, valori si producono errori e talvolta tragedie. Combinando attualità e filosofia, il libro affronta con stile caustico e dissacrante tutti i temi più controversi - dal nostro rapporto con le tecnologie ai paradossi del cibo a Km zero e delle terapie naturali, fino alla nascita dell'ambientalista collettivo e alle applicazioni scellerate del principio di precauzione - in un capovolgimento di prospettiva che ci induce a riflettere su quello che intendiamo per natura.

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Curioso che questo libro che cita film, ad esempio, come Armageddon, Il Millionaire etc., nel contesto di un simile argomento non citi mai Giacomo Leopardi ; eppure ad apertura di pagina si legge : "La natura è un'imponente macchina che produce vita e morte Fa nascere o morire ... Da questa macchina abbiamo molto da imparare e molto da capire. Ma non è giusta, né buona, né bella ... La natura non si cura di noi esseri umani. Va avanti e basta". Mi sembra inconfondibile il timbro leopardiano di queste frasi, si pensi infatti ai versi finali della canzone "Sopra un basso rilievo sepolcrale dove una giovane morta è rappresentata in atto di partire, accomiatandosi dai suoi" : "Ma da natura
Altro negli atti suoi/Che nostro male o nostro ben si cura" e si potrebbero citare innumerevoli altri passi, ma si puo' rileggere tutto il "Dialogo della Natura e di un Islandese" e la stessa "Ginestra", dove si asserisce la necessita' di una "social catena", di una'alleanza di tutti gli uomini per combattere la "guerra comune" contro la Natura, intesa come la forza negativa condizionante che ci condanna alla malattia, alla vecchiaia, alla morte, perche' valori come la pieta', la compassione, la solidarieta' si possono e si debbono trovare solamente nel mondo umano. Ad essi la Natura e' del tutto indifferente. Ribadisco : strana l'assenza del nome di Leopardi in questo libro dove l'ideologia sembra invece molto leopardiana.
Umberto

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